E’ il principale ponte che congiunge i due borghi di Carcare; anticamente era in legno e poi, a causa delle frequenti inondazioni del Bormida, nel 1840 venne ricostruito in pietra, ma per la insufficiente ampiezza dello stesso nel 1889 venne sostituito dall’attuale.
Sul ponte vecchio, che un tempo collegava i due borghi di Carcare, “Roma” e “Plodio”, vi sono attualmente gli stemmi, in pietra di Ormea, scolpiti dal rumeno Benone Olaru, lo stesso autore della scultura che sormonta la fontana geometrica posta al centro di Piazza Sapeto, realizzata nel 1998 (in contemporanea al rifacimento della pavimentazione del centro storico in porfido) in occasione del millennio della fondazione di Carcare.
La piazzetta all’incrocio tra via Castellani e via Roma è intitolata all’esploratore, naturalista, missionario di origine carcarese, Padre Giuseppe Sapeto (1811-1895). Sulla piazza si affacciano due edifici della seconda metà dell’800, oggi sedi abitative, in passato sedi rispettivamente degli Alberghi Italia e Rosa Fiorita, rinomate mete di villeggianti.