Il Comune di Toirano, a circa 3 km. dal mare, oggi ha una popolazione di circa 2700 abitanti. La posizione geografica e il complesso delle condizioni naturali hanno consentito l’insediamento umano nel territorio della Val Varatella fino dalla lontana preistoria.
Dall’età della pietra le tracce del passato di Toirano proseguono fino all’età romana, all’epoca bizantina e, quindi, al Medioevo in una continuità storica che ha riscontrato soltanto in pochi altri centri. Già abitato in epoca romana, Toirano divenne nel VI sec. d.C. un centro fortificato bizantino alla confluenza dei due torrenti Varatella e Barescione, dal cui nucleo probabilmente si sviluppò il borgo medievale, dominio del Vescovo di Albenga, che vi mantenne la sua residenza estiva anche dopo il 1385, quando i diritti feudali di Toirano passarono definitivamente alla Repubblica di Genova.
Circondato da mura, difeso da fossati, dal torrente e dalla cinta delle case-torri da ogni lato, il paese conserva ancor oggi due delle cinque porte d’accesso, case, portici e logge. Mentre delle torri medioevali rimane la torre campanaria della chiesa Parrocchiale di S.Martino.
Il ponte a tre arcate sul torrente Varatella è anch’esso di età medievale. A nord del paese sono visibili la chiesa e il campanile della Certosa, complesso iniziato alla fine del sec. XV dai monaci certosini, che abbandonarono l’abbazia sul monte S.Pietro in Varatella, fondata secondo la leggenda da Carlo Magno e dove, alla fine del 1200, erano succeduti ai Benedettini. Il convento della Certosa venne soppresso nel 1797 con l’arrivo delle truppe francesi durante la prima campagna napoleonica.
La realtà economica del paese, che attualmente si è sviluppata in particolare nel settore terziario, conserva ancor oggi l’impronta della civiltà contadina che per secoli ha caratterizzato l’economia della valle. Il locale Museo Etnografico della Val Varatella è sorto allo scopo di documentare la storia del luogo.
Da visitare le spettacolari grotte di Toirano, una meraviglia della natura, tanto da essere tra le dieci più belle grotte italiane. Tra luglio e agosto, a Toirano, si festeggia l’olio con una delle feste popolari liguri più sincere e partecipate dalla popolazione: la festa dei gumbi, che sono i frantoi nel dialetto locale. E’ una festa dei toiranesi, certo, ma i turisti sono i benvenuti: anzi, ci sono famiglie che vengono ogni anno da tutta Italia proprio per partecipare ai gumbi, a stipulare un ideale gemellaggio fra le diverse terre dell’olio italiano. Durante la festa, ci si riunisce nelle cantine e nei frantoi e si mangia stufato di pecora, focaccini, ravioli di verdura, frittelle di mele, bevendo il buon vino nostrano.
Durante il periodo natalizio nella suggestiva cornice del borgo, il museo etnografico organizza ormai da undici anni “l’itinerario dei presepi”, rassegna con oltre 100 partecipanti, e una mostra con manufatti e presepi d’epoca di manifattura ligure.