Non conosciamo l’esatto numero nè l’ubicazione di tutte le torri collegate a vista con la Torretta di Cardemei : le più degne di nota, e ben visibili a chi percorre il sentiero sono le due torri del Cornaro, a pianta quadra, tipologicamente diverse e probabilmente anteriori alle altre fortificazioni cellasche.
La maggiore è quella dei “Bacci”, che significa dei Battista, che fu restaurata nell’ottocento, con parziali rifacimenti e la copertura di una porzione di terrazzo con tetto di ardesia.
La più bassa è la “Camilla” che presenta la corona dei beccatelli malconcia e mancante della struttura superiore.
Alle torri di avvistamento si affiancavano tre case-fortezza, robuste costruzioni a base quadra, con garitte per le sentinelle ad ogni angolo del terrazzo di copertura.
Una è situata in località Roglio dove vigilava anche sul passaggio obbligato a fondo valle per quanti, provenienti dal ponente, volessero accedere a Celle; la seconda è posta sul dosso dei Bottini presso l’antica strada che scende al paese e nel settecento assunse l’aspetto di un palazzotto. La terza, detta “Torre di Babele” è più in alto, sulla strada di Cassisi a protezione del sentiero che portava alla torre di Cardemei, fondamentale nel nostro sistema difensivo di allora.