La Chiesa di San Matteo Apostolo è uno dei più interessanti edici religiosi del tardo Barocco ligure. Costruita alla fine del ’700, ampliando una precedente costruzione, costò, come scrisse un cronista contemporaneo, “più di mezzo milione di lire genovesi, senza contare la mano d’opera e il materiale somministrato gratuitamente da marinai e pescatori ed il monte d’oro offerto dal
corpo dei patroni…” (piccoli armatori e capitani del loro bastimento). Con queste generose offerte fu possibile acquistare ad aste pubbliche
alcuni altari e quadri di grande prestigio artistico, messi all’asta dopo la chiusura di alcune importanti chiese genovesi secondo le leggi napoleoniche. Si possono così ammirare: l’Assunta di Bernardo Strozzi (XVII sec.), la Pentecoste di Castello Castellino (1645), il Battesimo di Gesù e la Crocissione di ottima scuola genovese del ’600 in un interno armonico e grandioso. Tutto con le offerte dei fedeli, gente
di mare, che per accentuare e rendere visibile questa loro devozione, vollero che le croci poste sopra i due campanili fossero orientate secondo i principali venti del mare: il maestrale ed il libeccio. Nel periodo di massima prosperità delle famiglie laiguegliesi la chiesa venne ampliata e l’altare maggiore fu spostato a ponente.