6 – In cammino verso la cascata magica
Molini – Cascata della Donaiola – Montagna o Faia
Simboli: da Molini a cascata □ idem da Faia a Molini e da cascata a Montagna.
Il percorso inizia dalla località Molini, piccolo borgo il cui nome deriva dalla presenza di alcuni edifici adibiti alla macina del grano e dell’olio che utilizzavano la forza motrice dell’acqua. Dopo il ponte sui due torrenti (Danè e Trexenda) si prende una scalinata con il segnavia quadrato rosso vuoto □, bikers e cavalli possono scendere più avanti lungo la stradina che porta verso il fiume.
Sorpassare le case per poi imboccare, attraversando il torrente Danè su una piccola passerella (pianca) il sentiero nel bosco. Si prosegue lungo una carrareccia per circa 200 metri per poi guadare il torrente. Il primo
guado è su pietre (attenzione se c’è molta acqua!) ed il secondo dopo poche decine di metri utilizza sia pietre che gradini per poi prendere il tracciato che costeggia il torrente alla nostra destra. Si prosegue sempre diritti seguendo il simbolo □,si entra in un bosco di noccioli con piante di frassino e il fondo roccioso reca il solco dovuto al passaggio dei carri. Si supera un breve tratto in frana (attenzione!) con veduta sull’opposto versante verso la frazione Cerri.
Sul sentiero appaiono i primi agrifogli. Procedendo lungo il percorso, sulla destra si incontra un ponte a schiena d’asino, Ponte della Ratta, ancora ben conservato. Il ponte metteva in comunicazione le case di Pomo e i casolari sparsi di Veirasca, collegamento utilizzato per accompagnare i defunti alla Chiesa di San Michele di Montagna. Arrivati al primo bivio, ben segnalato, si prende a destra in direzione della cascata. La strada in salita a sinistra porta in 40 minuti alla borgata Faja, che si potrà raggiungere al ritorno. Utilizzando il sentiero che porta alla cascata, si attraversa un secondo ponte, ponte della Faja, per scendere poi a sinistra nel greto del torrente. Si percorre un sentiero tra la vegetazione sempre seguendo il corso d’acqua fino a giungere all’incantevole cascata della Donaiola.
Tornando indietro si può scegliere per due opzioni:
a) giunti sul Ponte della Faja non attraversarlo e salire diritti in direzione Montagna. Si segue il piccolo sentiero che raggiunge la frazione in località Penairolo attraverso una bella vista che si allunga fino al mare. Superato l’abitato, seguire l’asfalto fino alla Società Mutuo Soccorso e giungere in località Cerri,un piccolo borgo di case sulla strada. Sulla destra si trova una mulattiera che scende alla località Molini. Percorrendola si torna al punto di partenza dove è possibile vedere la ruota in ferro di un vecchio molino.
b) Attraversare il Ponte della Faja e tornati indietro fino al bivio per la borgata Faja, prendere la salita a destra che porta all’abitato. In 40 minuti circa, superato sulla destra un bel teccio, si arriva alle prime case dove troviamo un trivio. Bisogna mantenere la strada principale che giunge sull’asfalto, girare a destra e in pochi minuti si arriva direttamente tra le poche case che circondano la cappella di San Giacomo e Santa Libera. Dopo aver visitato la borgata, scendere per lo stesso sentiero dell’andata e ritornare in località Molini. Se invece si prosegue lungo la strada asfaltata, si arriva direttamente a Quiliano.
Per i bikers è consigliabile il percorso Faja Molini in discesa.
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