Oratorio della Santissima Annunziata

Sito in piazza della Santissima Annunziata nel centro storico di Pietra Ligure, in provincia di Savona.

Nel luogo del primo oratorio della Compagnia dei Battuti o Disciplinanti nel 1481 i Frati Domenicani costruirono una prima chiesa dedicata alla Santissima Annunziata consacrata nel 1519. Sopra la sacrestia venne innalzato il convento dove dimoravano 4 monaci e tra questi, nel 1550 padre Michele Ghisleri che nel 1566 venne elevato al soglio pontificio prendendo il nome di Pio V, santificato nel 1713. Questa chiesa venne ingrandita tra il 1660 ed il 1683 nelle attuali forme. I frati domenicani che abitavano un primitivo convento posto vicino al campanile, verso i primi del XVIII secolo si trasferirono nel nuovo convento sito nell’attuale via Garibaldi. La chiesa rimase aperta fino al 1789, quando le leggi della Repubblica Ligure ordinarono la soppressione dei conventi, quindi allontanando i frati. Nel 1809 dopo essere stata trasformata in deposito, venne concessa come oratorio alla Confraternita della Morte e Orazione che vi trasferì i suoi arredi ed il culto di sant’Anna e santa Lucia donando all’antica parrocchiale la tela di San Telmo (domenicano spagnolo, al secolo Pietro Gonzales) su cui era fondata una Compagnia di marittimi di cui il Santo era speciale protettore (in suo onore le scariche elettriche che si formano sui pennoni delle navi a causa della corrente statica vengono detti appunto “fuochi di San Telmo).

Ad unica navata, oltre all’altare maggiore in marmo del 1890 dispone di 4 altari laterali, tra questi il più rimarchevole è quello della Madonna del Rosario, della omonima Compagnia, tutto intarsiato di marmi a svariati colori, di fronte a questo l’altare dei santissimi Anna, Libera e Liborio la cui tela nel XVIII secolo venne donata dalla nobile famiglia Basadonne e qui traslato nel 1809 dall’oratorio di Santa Lucia; a seguire l’altare di Santa Lucia la cui icona è attribuito al pittore genovese Orazio De Ferrari e di fronte l’altare di San Pio V costruito nel 1723. Altri due altari laterali dedicati a san Vincenzo e alla Virgo Potens vennero demoliti e le icone traslate nella basilica di San Nicolò.

Sul finire del XIX secolo la chiesa venne completamente restaurata, sia internamente che esternamente, dalla nobildonna pietrese Carlotta Bosio Regina; dotata di orchestra e organo a canne del celebre organaro Trice di Genova.

Nel 1979 è stata concessa come oratorio alla Confraternita di Santa Caterina d’Alessandria che vi conserva la statua della titolare opera del 1858 dovuta allo scalpello del genovese Paolo Garaventa e i grandi Cristi processionali. Tra questi il maggiore, la cui immagine è la copia di una statua scolpita da Anton Maria Maragliano è conosciuto comunemente come “u pria” ed è uno dei più grandiosi di tutta la Liguria e raggiunge il peso di 144 kg; a seguire un “Cristo moro” del peso di 117 kg, quindi il “Cristo vivo” in quanto è l’unico scolpito in questo atteggiamento del peso di 87 kg. Infine il “Cristo minore” recentemente restaurato e dotato di una nuova statua opera dello scultore ecuadoregno Luis Yepez di Genova in peso di 72 kg.

In questo oratorio si solennizzano la festività del santo Rosario la prima domenica di ottobre, la festa di santa Caterina V.M. l’ultima domenica di novembre, l’ottavario dei defunti con il canto dell’officio in latino secondo le antiche melodie, nel pomeriggio del giovedì Santo viene allestito il tradizionale altare della reposizione “u sepǜrtu”, nel periodo natalizio nella navata è occupata da un grande presepe meccanico visitato da migliaia di persone.

In apposita nicchia si venera il pregevole gruppo statuario processionale della Madonna del Rosario, attribuito al Maragliano, (portato in processione la prima domenica di ottobre) nell’abside una grande icona del 1593 che raffigura l’Annunciazione di Maria, attribuita a Benedetto Brandimarte di Lucca.

Il gotico campanile ospita una campana del 1529.

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