E’ un edificio religioso sito in piazza San Nicolò nel centro storico di Pietra Ligure, in provincia di Savona. La chiesa è sede della parrocchia omonima della diocesi di Albenga-Imperia.
La costruzione della chiesa parrocchiale venne decisa per voto dalla Comunità in seguito al miracolo della liberazione dalla peste operata, secondo la leggenda popolare, da san Nicola di Bari nel 1525. Tuttavia, le discussioni sul luogo dell’edificazione si protrassero fino alla prima metà del XVIII secolo.
Grazie all’intervento del colonnello e cartografo Matteo Vinzoni, inviato dalla Repubblica di Genova, venne deciso di costruire l’opera nell’ampio arenile fronteggiante il borgo.
Tra i diversi progetti presentati vinse quello dell’architetto genovese Giovanni Battista Montaldo, che disegnò la chiesa ad unica ampia navata, coperta da volta a padiglione con sei cappelle laterali (intitolate ai santi Francesco d’Assisi, Giuseppe, Addolorata, Isidoro, Assunta e Crocefissione) che vennero completate da nobili famiglie pietresi e due ampie cappelle emisferiche ai lati dell’altare maggiore dedicate al Sacro Cuore di Gesù e a Sant’Antonio abate, innalzate dalle due omonime Compagnie.
I lavori iniziarono nel 1750 e si protrassero per 41 anni e la chiesa benché incompiuta, e con un solo campanile, venne benedetta il 25 novembre del 1791. La lunghezza interna è di 56 metri, la larghezza di 27,50 metri e la navata centrale è alta 25 metri.
Nel 1792 nella chiesa viene installato un pregevole coro in noce scuro proveniente dall’antica cattedrale di Marsiglia salvato dal rogo, nel corso degli eventi rivoluzionari ed acquistato dal comandante di un bastimento pietrese. Con la caduta della repubblica genovese e la successiva invasione francese i lavori vengono sospesi. Nel 1814, al termine della dominazione napoleonica iniziano i lavori di completamento: le prime tre campane della fonderia Bozzoli di Genova, la facciata, le pitture e decorazioni interne, l’altare maggiore. Nel 1863 viene completata la facciata ed il secondo campanile (a mare), alla sommità del quale, 12 marinai pietresi nel 1878 isseranno il nuovo campanone della fonderia Boero di Genova che nel 1964 verrà trasferito nella cella superiore del campanile a monte. La chiesa viene solennemente consacrata l’8 luglio 1891 nel suo primo centenario.
Dal 1986 al 1992 si procede alla realizzazione dei portali in bronzo, dal portone centrale, alle due porte minori della facciata, alla porta laterale opera dello scultore Andrea Monfredini. Nel 1986-1987 sul campanile a mare vengono installate otto campane in Sol maggiore.
Tra le opere pregevoli l’icona su legno di san Nicolò dipinta da Giovanni Barbagelata (pittore genovese) nel 1498 e installata nell’abside; un crocefisso processionale (già della Confraternita di Santa Caterina) attribuito ad Anton Maria Maragliano di Genova; i due gruppi processionali dell’Assunta (1858) e di San Nicolò (1877) del savonese Antonio Brilla.
In occasione dei festeggiamenti per il secondo centenario di vita nel 1992 viene elevata alla dignità di basilica.
Le campane
L’attuale complesso campanario dispone di 13 campane suddivise tra le 4 celle campanarie dei due campanili. Nella cella inferiore del campanile a monte sono installate a sistema controbilanciato le 4 campane con le quali viene dato l’annuncio del culto:
• Campana dell’agonia o di San Giuseppe (fusione fonderia Boero di Genova), del 1878, nota Si3;
• Campana della Messa (fusione fonderia Bozzoli di Genova), del 1814, nota La3;
• Campana di mezzogiorno (fusione fonderia Bozzoli di Genova), del 1814, nota Sol3;
• Campanassa (fusione fonderia Bozzoli di Genova), del 1891, nota Fa3.
Nella cella superiore si trova la campana maggiore che suona nelle maggiori festività:
• Campanone dedicato a San Nicolò (fusione fonderia Boero di Genova), del 1878, nota Mi3.
Nel campanile a mare sono installate 8 campane in sol3 maggiore, così suddivise: le 4 campane maggiori dotate di inceppatura controbilanciata (Sol3-La3-Si3-Do4) nella cella inferiore e le 4 minori fisse (Re4-Mi4_Fa#4 Sol4) nella cella superiore