Giuseppe Mazzotti Manifattura Ceramiche

La prima sede della Manifattura Mazzotti vede la luce nel 1903 in Pozzo Garitta ad Albissola Marina; una seconda sede viene aperta ad Albisola Superiore fino alla riunificazione delle due sedi nella palazzina attuale sita alla foce del Torrente Sansobbia in Albissola Marina. Nel 1960 i due figli Torido e Tullio scindono le proprie attività; il nome Giuseppe Mazzotti rimane al primogenito Torido, nome che nel 1988 si trasforma in Giuseppe Mazzotti 1903.

Nel 1989 diviene titolare dell’azienda il figlio, Giuseppe Bepi Mazzotti, per volere del quale la manifattura diventa la Fabbrica Casa Museo Giuseppe Mazzotti 1903, nome che ha origine dal fatto che nella palazzina si trovano l’abitazione di famiglia, i laboratori con la sala espositiva e una raccolta museale aperta al pubblico contenente circa duecento opere nate dalle collaborazioni con i famosi maestri che dal 1903 ad oggi hanno frequentato la bottega G.Mazzotti.

Nel 1989 diviene titolare dell’azienda il figlio di Torido, Giuseppe Bepi Mazzotti, e dal 2005 a portare avanti la vocazione di famiglia è suo figlio Tullio Mazzotti, appartenente alla quarta generazione dei Mazzotti ceramisti.

Un gruppo di futuristi davanti a una dependance della Manifattura alla fine degli Anni Venti, si notano tra gli altri: Osvaldo Tommasini (Farfa), Torido Mazzotti, Giuseppe Bausin Mazzotti, Filippo Tommaso Marinetti, Luigi Colombo (Fillia) e Tullio Mazzotti (D’Albisola).

La Manifattura con il secondogenito del Fondatore Tullio d’Albisola (detto d’Albisola da Filippo Tommaso Marinetti) allaccia sul finire degli anni Venti rapporti con il movimento futurista e con i suoi esponenti che si recano in Albisola per realizzare presso la Manifattura importanti opere in ceramica: da Tommaso Marinetti a Luigi Colombo (Fillia), da Nicolaj Diulgheroff a Fortunato Depero, da Alf Gaudenti a Vittorio Osvaldo Tommasini (Farfa)

Sempre sul finire degli Anni Venti è la collaborazione con Arturo Martini e di qualche anno successiva con Lucio Fontana che esegue per la Manifattura Mazzotti un grande coccodrillo a grandezza naturale oggi collocato nel Giardino Museo . Proprio da un progetto di Nicolaj Diulgheroff e di Torido Mazzotti nel 1933 vede la luce la attuale sede, esempio unico di architettura futurista che non ha subito interventi nel corso degli anni.

Subito dopo la seconda guerra mondiale, nel 1954 la Manifattura Giuseppe Mazzotti organizza gli Incontri Internazionali della Ceramica pensati e progettati da Ansger Jorn, Enrico Baj e Sergio Dangelo a cui partecipano anche altri artisti del Gruppo CoBrA come Karel Appel, Guillaume Cornelis van Beverloo (Corbeille) e Sebastián Matta.

La collaborazione fra la manifattura e il mondo dell’arte contemporanea continua, senza soluzione di continuità, con Piero Manzoni, Ernesto Treccani, Aligi Sassu e Ugo Nespolo solo per citare alcuni nomi.

Nel corso nel Novecento Albisola diventa la capitale internazionale della Ceramica e fra i suoi “monumenti” più significativi bisogna citare la Passeggiata degli Artisti realizzata nel 1963 da : Luigi Caldanzano, Giuseppe Capogrossi, Roberto Crippa, Giambattista De Salvo, Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Antonio Franchini, Mario Gambetta, Franco Garelli, Wifredo Lam, Emanuele Luzzati, Mario Porcù, Federico Quatrini, Emanuele Rambaldi, Mario Rossello, Antonio Sabatelli, Eliseo Salino, Aligi Sassu, Antonio Siri, Nino Strada. Tutti questi artisti frequentarono la Manifattura Giuseppe Mazzotti dalla quale ricevettero l’assistenza tecnica per la realizzazione dei lavori ceramici.

 

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