La chiesa romanica di S. Paragorio è il punto di partenza ideale di un itinerario nella storia e nell’architettura di Noli. Attorno alla chiesa si sviluppò, in epoca romana, il primo nucleo della città, riportato alla luce da recenti scavi archeologici. L’edificio attuale risale al XII secolo. All’interno si trova il “Volto Santo”, crocifisso ligneo colorato, in stile orientale, per secoli oggetto di pellegrinaggio devozionale. Bisogna infatti pensare che per lungo tempo proprio questo Crocifisso fu il principale elemento di culto religioso della zona. Nel contempo bisogna sottolineare l’importanza dell’area romana adiacente a S. Paragorio, oggetto attuale di sistemazione per la definitiva apertura alle visite e i bacini ceramici provenienti da varie aree del Mediterraneo a testimonianza dell’importanza del sito che sono attualmente in corso di sistemazione espositiva all’interno della chiesa. Dirigendosi verso il centro cittadino, si incontra la casa torre Pagliano, splendido palazzetto medievale, al centro del complesso monumentale del rione Purtellu. La divisione in Rioni di Noli richiama l’antica divisione cittadina in quattro quartieri (Purtellu, Ciassa, Burgu, Maina) a cui corrispondevano diverse attribuzioni nell’ambito del governo medioevale della città. Fra il XII e il XIII secolo, nel borgo di Noli sorsero numerose torri e case torre, tutte con base in pietra verde e parte superiore in mattone. Oggi le torri intatte sono solo quattro: quella civica, sul palazzo comunale, la Torre dei Quattro Canti (la più alta, caratteristica per la forma a trapezio), nel centro, la torre di Papone, all’imbocco della strada del Vescovado e quella di San Giovanni, la più recente e l’unica in pietra poggiante su caratteristici archetti in laterizio, posta a chiusura dell’antico abitato verso l’interno. Subito fuori della porta si trova l’edificio barocco di San Giovanni di Malta oggi adibito a sede espositiva mentre più avanti, ormai quasi irriconoscibile, si trova la piazza dove aveva sede l’antico monastero femminile di Santa Maria del Rio. Recenti studi sull’assetto urbano nolese hanno testimoniato l’esistenza di circa settanta torri, di cui proprio recentemente una è stata rinvenuta inglobata all’interno della parte posteriore del palazzo comunale. Nel centro storico, sono visitabili la Cattedrale di S. Pietro,un tempo più nota come S. Pietro dei pescatori mutò la dignità religiosa elevandosi a nuova sede Diocesana. All’interno della chiesa si trovano opere del pittore di probabile origine spagnola Vincente Suarez, che è stato oggetto di particolari studi e di uno specifico percorso culturale proposto dal Comune con una propria pubblicazione nel 2009. Suarez operò a Noli alla fine del XVIII secolo lasciando ampia testimonianza della propria opera, come il dipinto che sovrasta l’altare delle reliquie di S. Eugenio e il quadro La sacra famiglia nell’Oratorio di S. Anna. Oltre a questo quadro sono da ricordare la cassa lignea del Brilla e le tele del savonese Bozano. Sulle alture del Monte Ursino si erge l’antico torrione del castello feudale nominato in documenti del 1004. Da esso si dipartono le tre cinte murarie che racchiudono il centro cittadino.