Roberto Battiston, grandissimo nome internazionale della fisica, riceverà venerdì 3 novembre alle ore 21.00 all’interno dell’Auditorium di Santa Caterina a Finalborgo (SV), il Premio Inquieto dell’Anno assegnatogli dal Circolo degli Inquieti per il 2023.
Partendo dall’assunto che i modi di essere inquieto sono diversi, così come varie sono le cause delle inquietudini, il Circolo ha, da sempre, verificato che caratteristica comune dell’inquieto è la vivacità intellettuale e sentimentale, il desiderio mai completamente soddisfatto di conoscere e di conoscersi; di comprendere se stesso e gli altri; di intendere il conosciuto ed il conoscibile; di percepire il mistero; di intraprendere iniziative ed avventure nuove. Per questo l’inquieto fa ricorso a tutti gli strumenti di conoscenza sia della cultura ufficiale che di forme culturali alternative o, viceversa, d’avanguardia.
Roberto Battiston è un inquieto perfetto: laureato in Fisica alla Scuola Normale di Pisa e dottorato all’Università di Parigi IX, Orsay.
Dal 1992 è Professore ordinario di Fisica Sperimentale presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento.
All’attività di ricerca affianca quella di divulgazione scientifica, con libri, interviste e la partecipazione ad eventi.
Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: Fare spazio, La prima alba del cosmo, La meccanica quantistica, La matematica dei virus, L’alfabeto della natura.
Roberto Battiston, prima della premiazione, converserà con il filosofo Valerio Meattini, storico amico del Circolo degli Inquieti, sul tema dell’ Inquietudine, delle più recenti scoperte e prospettive della fisica, del futuro dell’intelligenza artificiale -tema attualissimo e correlato spesso anche al fenomeno sempre più infiltrante dell’ analfabetismo funzionale più difficile da contrastare della semplice ignoranza perché prodotto e alimentato da pregiudizi che ne rendono difficile la rimozione- e della convivenza con le innovazioni tecnologiche che questo nuovo mondo digitale in cui viviamo richiedono.