E’ un palazzo situato nel Centro storico di Albenga. L’edificio è il prodotto finale di varie evoluzioni. Incorpora nella facciata una torre duecentesca, con una base in pietra nera con una porta, in gusto gotico, mentre la parte superiore è in mattoni rossi, la sommità, un tempo merlata, nel XVI secolo è stata modificata creando un cornicione. Nel XVII secolo vennero apportate le modifiche che portarono il palazzo alla forma attuale, unendo vari edifici medievali. Venne a crearsi un atrio con triplice ingresso che corrisponde alle tre facciate principali, ma al giorno d’oggi solo uno di questi è praticabile.
Il piano superiore conserva ambienti con affreschi settecenteschi e mobilio d’epoca. Una parte degli affreschi interni sono di ispirazione umanistica e risalenti probabilmente alla fine del XV secolo. Uno di questi affreschi rappresenta l’imperatore romano Proculo, di cui i Cepolla si ritenevano diretti discendenti.
L’intero Palazzo è stato lasciato in eredità al Comune di Albenga dal dott. Agostino Nicolari, che come ultimo erede della famiglia, volle nel 1946 lasciare il palazzo all’Istituto internazionale di Studi Liguri, che nel 1960 ne fece sede del Museo navale romano e del Centro sperimentale di archeologia marittima.
Vi è ospitato il Museo navale romano ed è sede dell’Istituto internazionale di studi liguri (sezione ingauna).
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