XVI-XIV sec. a.C.: scavi recenti (1985-1992) intorno a una grotta posta all’interno dell’area regionale protetta del Bric Tana, poco sopra il borgo, hanno individuato un insediamento dell’età del bronzo.
• II sec. d.C.: una strada romana, diramazione verso il basso Piemonte della via consolare Aemilia Scauri, congiungeva Savona ad Acqui Terme e il suo tracciato attraversava la Bormida proprio in corrispondenza di Millesimo. Questa circostanza e il ritrovamento di epigrafi romane fa pensare a un insediamento romano nella piccola piana intorno alla chiesa di Santa Maria extra muros. Risale a quest’epoca un’ara votiva romana, rinvenuta nella zona e conservato nell’atrio del Palazzo Comunale.
• 9 novembre 1206: Il marchese Enrico II Del Carretto, apud pontem Millesimi, fa redigere l’atto di fondazione del Comune, accompagnandolo a tutta una serie di franchigie e immunità per coloro che avessero scelto di abitare all’interno del borgo.
• 1212-1216: Lo stesso Enrico II del Carretto fonda il monastero femminile di S. Stefano (di ordine cistercense) .
• XIII – XIV sec.: Millesimo conosce un periodo di particolare benessere economico frutto della stabilità del feudo dei Del Carretto; l’economia era basata principalmente sull’allevamento di suini e ovini, sui prodotti ortofrutticoli ed era coltivata anche la vite; molto sviluppati l’artigiano e il commercio, come documentano gli antichi Statuti ritrovati e conservati nell’archivio comunale.
• 1553: L’antico castello dei Del Carretto fu fatto demolire su ordine del Governatore di Milano Don Ferrante Gonzaga per evitare che venisse occupato dai Francesi durante la guerra tra Spagna, Austria e Francia
• 1713: Con il trattato di Utrecht il borgo passò a far parte del regno di Savoia.
• 1796: La battaglia del 13-14 aprile 1796, che insieme a quelle di Montenotte e di Dego, aprì le porte d’Italia al giovane generale Napoleone Bonaparte, benché si sia conclusa dentro i ruderi del castello di Cosseria, ebbe inizio a Millesimo ed è ricordata, anche nella stampa d’epoca che la raffigurano, come la “battaglia di Millesimo” e il nome di Millesimo è inciso a Parigi sull’Arco di Trionfo e nella tomba di Napoleone. Dopo la vittoriosa campagna militare di Napoleone Bonaparte, Millesimo entrò a far parte integrante dello Stato francese e precisamente del dipartimento di Montenotte retto dal prefetto Chabrol de Volvic. Le numerose stampe e le cartografie di quegli anni sono conservate nel Museo napoleonico di villa Scarzella.
• 16-17 agosto 1809: Papa Pio VII, prigioniero di Napoleone, giunse a Millesimo a notte fonda e venne ospitato nel palazzo comunale; una targa posta nella sala consiliare sopra all’altare ricorda l’evento.