Questa località ha conquistato nel corso degli anni un rilievo speciale nel cartellone artistico nazionale e internazionale, come sede di un importante “Festival Teatrale”, giunto alla sua 46a edizione nel 2012.
Lo scenario è impareggiabile: la splendida piazzetta di Sant’Agostino, con la sua piccola ma incantevole cappella risalente al XIV secolo e un panorama meraviglioso che le ha fatto guadagnare il meritato titolo di “piazza più teatrale d’Italia”.
Tanti gli incontri con i protagonisti del mondo teatrale e dello spettacolo che in più di un’occasione hanno fatto tappa a Verezzi, anche grazie al prestigioso “Premio Veretium” per la prosa, consegnato ogni anno durante l’edizione del festival all’attore o all’attrice che nell’ultima stagione teatrale si sia particolarmente distinto per impegno di testo e capacità d’interpretazione scenica: da Luigi Vannucchi a Mariangela Melato, da Milena Vukotic a Paolo Villaggio e negli ultimi anni, Corrado Tedeschi e Massimo Dapporto. Sono solo alcuni dei personaggi che hanno percorso gli stretti viottoli del borgo.
Ma è la famiglia Gassman ad aver lasciato un segno e un ricordo particolare a Borgio e a Verezzi: dal padre Vittorio (cui è stato dedicato il primo cinema-teatro in Italia, proprio a Borgio Verezzi) al figlio Alessandro, già interprete e protagonista di successo in diverse edizioni del festival teatrale.
Nonostante Verezzi metta in scena ogni anno lavori teatrali di grande richiamo, ciò non ha “stravolto” la vita quieta del borgo. L’attenzione al mantenimento di una scenografia naturale garantita da un luogo davvero incantato è sempre massima. Questa singolare forma di rispetto è stata di fatto inaugurata nel 1970, quando il regista Gagnarli aveva in mente una particolare scenografia per lo spettacolo “Gli Ingannati”.
Una volta arrivato sul posto, disse: “Sul fondo della piazzetta la chiesetta, a sinistra un vecchio muro e un viottolo, sulla destra una scala di pietra, porte e balconcini; una vallata a curve larghe e dolci, vigneti digradanti verso il mare, il disegno di un lungo e vaporoso tratto di costa. Qui, bastano le luci!”.
Il nome di Borgio Verezzi rievoca innanzitutto il Festival Teatrale, un’iniziativa ormai famosa diventata un classico dell’estate della Riviera.
Tutto è nato nel ’67 grazie al volontariato: un comitato sorto per incentivare le manifestazioni culturali organizza un primo spettacolo grazie ad un gruppo di attori dilettanti (il Piccolo Teatro Citta di Savona) e con la partecipazione dei cittadini, che si improvvisano sarti, parrucchieri, tecnici, Il testo, del tutto originale, e “Due volti del Medio Evo”, dove sacro e profano si mescolano con brani di San Francesco, Jacopone da Todi e Folgore da San Gimignano.
E’ una manifestazione “alla buona”, l’ingresso è llibero e dopo lo ettacolo si possono mangiare le lumache offerte dalla gente del posto: ma è un’ottima partenza, l’inizio di un’avventura destinata a crescere costantemente, senza incertezze.
L’anno successivo c’è già un salto di qualità: lo spettacolo è di Molière, gli attori sono del mestiere e tutto “il resto”, dalle luci alle acconciature, è professionale.
In molti particolari resta ancora però quel buon sapore di cosa spontanea, come nel fatto che gli attori sono alloggiati gratuitamente nelle case dei verezzini, in gara tra loro per ospitarli e offrire squisite cenette casalinghe.
Nel ’69 si affianca nell’organizzazione del Festival l’Ente Provinciale per il Turismo, e nel ’71 il critico musicale Carlo Marcello Rietmann si fa promotore dell’istituzione di un premio nazionale della critica, da assegnare ad un attore distintosi nell’ultima stagione teatrale: è la nascita del Premio Veretium, che va per la prima volta ad Eros Pagni.
Nel ’90 arriva un riconoscimento prestigioso: il Ministero del Turismo e dello Spettacolo definisce il Festival di Borgio Verezzi manifestazione di interesse nazionale e internazionale.
L’anno successivo, nel ’91, il diventa l’unico Ente organizzatore, con il contributo e il sostegno di numerose istituzioni tra cui il Ministero del Turismo e dello Spettacolo, la Regione, la Provincia, l’APT di Loano, la Camera di Commercio e la Cassa di Risparmio di Savona. il resto e storia recente, con il ricchissimo cartellone dell’edizione 1993 in occasione de1 bicentenario goldoniano.